IPSOA Quotidiano

Consigli degli Ordini eletti a gennaio 2026: insediamento dal 23 febbraio

19/11/2025 - Con il Pronto Ordini n. 114/2025, il CNDCEC ha ricordato che i Consigli degli Ordini che saranno proclamati eletti il 16 gennaio 2026 potranno insediarsi a decorrere dal 23 febbraio 2026. Con il Pronto Ordini n. 118, sempre in tema di elezioni, ha reso indicazioni sulla candidatura in lista di un iscritto Esperto Contabile in assenza di seggi da assegnare alla Sezione B. Infine, il Pronto Ordini n. 88 del 2025 ha chiarito che la STP è tenuta a dotarsi di PEC/domicilio digitale. Con il Pronto Ordini n. 114/2025, il CNDCEC ha ricordato che i Consigli degli Ordini che saranno proclamati eletti il 16 gennaio 2026 potranno insediarsi a decorrere dal 23 febbraio 2026. Con il Pronto Ordini n. 118, sempre in tema di elezioni, ha reso indicazioni sulla candidatura in lista di un iscritto Esperto Contabile in assenza di seggi da assegnare alla Sezione B. Infine, il Pronto Ordini n. 88 del 2025 ha chiarito che la STP è tenuta a dotarsi di PEC/domicilio digitale.

Codice deontologico commercialisti, appello ANC al Consiglio di Stato

19/11/2025 - L’ANC ha presentato ricorso in appello, dinanzi al Consiglio di Stato, avverso la sentenza del TAR Lazio, adito per l’impugnazione del <a target="_blank" title="Codice Deontologico, approvato dal CNDCEC nel 2024" href="https://www.ipsoa.it/documents/quotidiano/2024/03/22/commercialisti-approvato-codice-deontologico">Codice Deontologico, approvato dal CNDCEC nel 2024</a>. I motivi di impugnazione evidenziano violazioni sia sul piano del diritto europeo sia su quello della legislazione nazionale L’ANC ha presentato ricorso in appello, dinanzi al Consiglio di Stato, avverso la sentenza del TAR Lazio, adito per l’impugnazione del Codice Deontologico, approvato dal CNDCEC nel 2024. I motivi di impugnazione evidenziano violazioni sia sul piano del diritto europeo sia su quello della legislazione nazionale

Esenzione IMU allo sport: in via transitoria basta l'iscrizione al RASD

19/11/2025 - Per effetto del decreto fiscale (<a target="_blank" class="rich-legge" title="D.L. n. 842025" href="https://onefiscale.wolterskluwer.it/document/10LX0000984460SOMM">D.L. n. 84/2025</a>), l’esenzione dall’IMU per gli immobili di proprietà di associazioni e società sportive dilettantistiche, regolarmente iscritte al RADS, spetta a condizione che svolgano esclusivamente attività non commerciali. A tal fine, è necessario che ASD e SSD offrano i servizi gratuitamente oppure dietro pagamento di un compenso simbolico e comunque non superiore al 50% dei prezzi medi praticati per attività simili svolte a scopo di lucro nello stesso territorio comunale. Nelle more della determinazione dei corrispettivi simbolici o medi da parte dei Comuni (chiamati ad attivarsi entro il termine di versamento del saldo IMU 2025), l’esenzione IMU può essere fatta valere in ragione della sola iscrizione di ASD e SSD nel Registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche. Per effetto del decreto fiscale (D.L. n. 84/2025), l’esenzione dall’IMU per gli immobili di proprietà di associazioni e società sportive dilettantistiche, regolarmente iscritte al RADS, spetta a condizione che svolgano esclusivamente attività non commerciali. A tal fine, è necessario che ASD e SSD offrano i servizi gratuitamente oppure dietro pagamento di un compenso simbolico e comunque non superiore al 50% dei prezzi medi praticati per attività simili svolte a scopo di lucro nello stesso territorio comunale. Nelle more della determinazione dei corrispettivi simbolici o medi da parte dei Comuni (chiamati ad attivarsi entro il termine di versamento del saldo IMU 2025), l’esenzione IMU può essere fatta valere in ragione della sola iscrizione di ASD e SSD nel Registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche.

Elezioni regionali 2025: come gestire il lavoratore chiamato ai seggi

19/11/2025 - In Campania, Puglia e Veneto si vota per le elezioni regionali il 23 e 24 novembre 2025. I cittadini, lavoratori subordinati, chiamati ai seggi hanno diritto ad assentarsi dal lavoro con trattamento economico e normativo specifico, che varia in base ai giorni lavorativi e festivi. I dipendenti sono tenuti a preavvertire il datore di lavoro in relazione ai giorni di impegno elettorale e a consegnare una specifica documentazione, che può variare in relazione al ruolo svolto dal lavoratore e dalla lavoratrice. Attenzione ai casi di sospensione del rapporto di lavoro. In Campania, Puglia e Veneto si vota per le elezioni regionali il 23 e 24 novembre 2025. I cittadini, lavoratori subordinati, chiamati ai seggi hanno diritto ad assentarsi dal lavoro con trattamento economico e normativo specifico, che varia in base ai giorni lavorativi e festivi. I dipendenti sono tenuti a preavvertire il datore di lavoro in relazione ai giorni di impegno elettorale e a consegnare una specifica documentazione, che può variare in relazione al ruolo svolto dal lavoratore e dalla lavoratrice. Attenzione ai casi di sospensione del rapporto di lavoro.

Nulla osta al lavoro, permessi e ingressi fuori quota: le novità del decreto flussi migratori

19/11/2025 - Il Ddl per la conversione del <a target="_blank" class="rich-legge" title="D.L. n. 1462025" href="https://onelavoro.wolterskluwer.it/document/10LX0000990713SOMM">D.L. n. 146/2025</a>, approvato il 18 novembre 2025 dalla Camera dei Deputati, introduce misure urgenti per l’ingresso regolare dei lavoratori stranieri e la gestione del fenomeno migratorio. Le novità approvate durante l’iter di conversione puntano a estendere le tempistiche per nulla osta e contratti di soggiorno, favorendo maggiore flessibilità per imprese e lavoratori. Nel dettaglio cosa prevede il decreto flussi migratori? Il Ddl per la conversione del D.L. n. 146/2025, approvato il 18 novembre 2025 dalla Camera dei Deputati, introduce misure urgenti per l’ingresso regolare dei lavoratori stranieri e la gestione del fenomeno migratorio. Le novità approvate durante l’iter di conversione puntano a estendere le tempistiche per nulla osta e contratti di soggiorno, favorendo maggiore flessibilità per imprese e lavoratori. Nel dettaglio cosa prevede il decreto flussi migratori?

Premi di risultato 2026: benefici e limiti da analizzare prima di decidere

19/11/2025 - Entro la fine del 2025, le aziende pianificano le politiche retributive per il 2026, valutando tra incentivi individuali o collettivi. Per questi ultimi il Ddl di Bilancio 2026 (A.S. 1689) introduce novità per i premi di risultato: aliquota agevolata all’1% e innalzamento della soglia detassata a 5.000 euro annui. Prima di scegliere questo tipo di incentivazione, l’azienda deve valutare in anticipo alcuni aspetti tra cui l’incrementalità dei risultati, l’intervento della contrattazione collettiva, nonché il beneficio economico e fiscale per datore di lavoro e lavoratore. Come procedere? Entro la fine del 2025, le aziende pianificano le politiche retributive per il 2026, valutando tra incentivi individuali o collettivi. Per questi ultimi il Ddl di Bilancio 2026 (A.S. 1689) introduce novità per i premi di risultato: aliquota agevolata all’1% e innalzamento della soglia detassata a 5.000 euro annui. Prima di scegliere questo tipo di incentivazione, l’azienda deve valutare in anticipo alcuni aspetti tra cui l’incrementalità dei risultati, l’intervento della contrattazione collettiva, nonché il beneficio economico e fiscale per datore di lavoro e lavoratore. Come procedere?

Revisori EELL e bilancio di previsione 2026-2028: lo schema di parere

17/11/2025 - Il CNDCEC, in collaborazione con ANCREL, ha messo a disposizione dei revisori degli enti locali lo schema di “<a target="_blank" title="Parere dell'organo di revisione sulla proposta di bilancio di previsione 2026-2028" href="https://www.ipsoa.it/documents/quotidiano/2025/11/05/revisori-el-pubblicato-parere-proposta-bilancio-previsione-2026-2028">Parere dell'organo di revisione sulla proposta di bilancio di previsione 2026-2028</a>". Il documento, aggiornato alle novità contenute nel Ddl di Bilancio 2026, rappresenta uno strumento a supporto dell’organo di revisione per la formulazione del parere: fornisce infatti i riferimenti normativi, le indicazioni di prassi e le avvertenze per un’azione di controllo del revisore completa ed efficace e, alla luce del ruolo specifico che la norma gli attribuisce, particolarmente attenta nel presidiare il permanere degli equilibri e l’evoluzione della gestione delle entrate e delle spese. Il CNDCEC, in collaborazione con ANCREL, ha messo a disposizione dei revisori degli enti locali lo schema di “Parere dell'organo di revisione sulla proposta di bilancio di previsione 2026-2028". Il documento, aggiornato alle novità contenute nel Ddl di Bilancio 2026, rappresenta uno strumento a supporto dell’organo di revisione per la formulazione del parere: fornisce infatti i riferimenti normativi, le indicazioni di prassi e le avvertenze per un’azione di controllo del revisore completa ed efficace e, alla luce del ruolo specifico che la norma gli attribuisce, particolarmente attenta nel presidiare il permanere degli equilibri e l’evoluzione della gestione delle entrate e delle spese.

Revisori EL: pubblicato il parere sulla proposta di bilancio di previsione 2026-2028

04/11/2025 - Il Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili (CNDCEC) e la Fondazionale Nazionale dei Commercialisti (FNC), in collaborazione con l'Associazione nazionale certificatori e revisori degli enti locali (Ancrel), hanno reso disponibile lo schema di “Parere dell'organo di revisione sulla proposta di bilancio di previsione 2026-2028" aggiornato con le disposizioni normative e di prassi emanate fino alla data della presente pubblicazione oltre alle novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2026, attualmente in discussione alla Camera. Il documento non è vincolante, ma si pone come valido supporto all’attività di vigilanza dei professionisti fornendo tutti i riferimenti normativi, le indicazioni di prassi e le avvertenze per un’azione di controllo del revisore completa ed efficace, a presidio degli equilibri di bilancio e dell'evoluzione della gestione delle entrate e delle spese. Il Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili (CNDCEC) e la Fondazionale Nazionale dei Commercialisti (FNC), in collaborazione con l'Associazione nazionale certificatori e revisori degli enti locali (Ancrel), hanno reso disponibile lo schema di “Parere dell'organo di revisione sulla proposta di bilancio di previsione 2026-2028" aggiornato con le disposizioni normative e di prassi emanate fino alla data della presente pubblicazione oltre alle novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2026, attualmente in discussione alla Camera. Il documento non è vincolante, ma si pone come valido supporto all’attività di vigilanza dei professionisti fornendo tutti i riferimenti normativi, le indicazioni di prassi e le avvertenze per un’azione di controllo del revisore completa ed efficace, a presidio degli equilibri di bilancio e dell'evoluzione della gestione delle entrate e delle spese.

Revisori enti locali: come iscriversi nell'elenco 2026

04/11/2025 - Il Ministero dell’Interno ha definito le modalità per l’iscrizione e il mantenimento nell’Elenco dei revisori dei conti degli enti locali valido dal 1° gennaio 2026. Entro il termine del 16 dicembre 2025, i revisori già iscritti devono confermare i requisiti richiesti tramite procedura telematica, inclusi crediti formativi e incarichi triennali svolti presso enti locali; i nuovi candidati possono presentare domanda online, dichiarando il possesso dei requisiti e l’assenza di cause ostative. L’accesso avviene tramite identità digitale e l’invio della domanda è confermato da una comunicazione PEC. L’Amministrazione effettuerà controlli sulla veridicità delle dichiarazioni; in caso di dati non verificabili o difformi, si procederà alla cancellazione o al declassamento. I soggetti cancellati non potranno accettare incarichi nell’anno di riferimento e, se già nominati, dovranno cessare l’attività. Il Ministero dell’Interno ha definito le modalità per l’iscrizione e il mantenimento nell’Elenco dei revisori dei conti degli enti locali valido dal 1° gennaio 2026. Entro il termine del 16 dicembre 2025, i revisori già iscritti devono confermare i requisiti richiesti tramite procedura telematica, inclusi crediti formativi e incarichi triennali svolti presso enti locali; i nuovi candidati possono presentare domanda online, dichiarando il possesso dei requisiti e l’assenza di cause ostative. L’accesso avviene tramite identità digitale e l’invio della domanda è confermato da una comunicazione PEC. L’Amministrazione effettuerà controlli sulla veridicità delle dichiarazioni; in caso di dati non verificabili o difformi, si procederà alla cancellazione o al declassamento. I soggetti cancellati non potranno accettare incarichi nell’anno di riferimento e, se già nominati, dovranno cessare l’attività.

Credito d'imposta per i materiali di recupero: al via le domande

19/11/2025 - Apre il 1° dicembre 2025 e chiude il 30 gennaio 2026 lo sportello per la presentazione delle domande per ottenere il credito d’imposta per l’acquisto di materiali di recupero riferito all’annualità 2024. Lo ha stabilito Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica che ha pubblicato il nuovo bando con il <a target="_blank" title="decreto 17 novembre 2025" href="https://www.ipsoa.it/documents/quotidiano/2025/11/19/materiali-recupero-1-dicembre-2025-apertura-sportello-presentazione-istanze-relative-spese-2024">decreto 17 novembre 2025</a>. L’obiettivo dell’agevolazione è di incentivare imprese e operatori economici a adottare soluzioni coerenti con i principi dell’economia circolare. Il credito d’imposta spetta per spese documentate relative all’acquisto di prodotti e imballaggi realizzati con materiali provenienti da raccolta differenziata o da processi di recupero, nonché di imballaggi biodegradabili o compostabili certificati. Come fare domanda? Apre il 1° dicembre 2025 e chiude il 30 gennaio 2026 lo sportello per la presentazione delle domande per ottenere il credito d’imposta per l’acquisto di materiali di recupero riferito all’annualità 2024. Lo ha stabilito Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica che ha pubblicato il nuovo bando con il decreto 17 novembre 2025. L’obiettivo dell’agevolazione è di incentivare imprese e operatori economici a adottare soluzioni coerenti con i principi dell’economia circolare. Il credito d’imposta spetta per spese documentate relative all’acquisto di prodotti e imballaggi realizzati con materiali provenienti da raccolta differenziata o da processi di recupero, nonché di imballaggi biodegradabili o compostabili certificati. Come fare domanda?

Formazione professionale: in arrivo altri 200.000 di euro da Fondoprofessioni

18/11/2025 - Fondoprofessioni ha annunciato il rifinanziamento dell’Avviso a catalogo 02/25 con ulteriori 200.000 euro, portando la dotazione complessiva a 2,3 milioni di euro. L’Avviso consente a studi e aziende aderenti di scegliere corsi dal catalogo accreditato e richiedere un voucher che copre l’80% dei costi di partecipazione dei dipendenti. I corsi riguardano diverse aree di aggiornamento professionale e le domande vengono valutate in ordine cronologico fino a esaurimento fondi. L’incremento delle risorse risponde al forte aumento delle richieste registrato nei mesi di settembre e ottobre e si inserisce in un trend di crescita: nel 2025 il Fondo supererà i 9 milioni di euro destinati alla formazione, con un’espansione dei percorsi individuali. Fondoprofessioni ha annunciato il rifinanziamento dell’Avviso a catalogo 02/25 con ulteriori 200.000 euro, portando la dotazione complessiva a 2,3 milioni di euro. L’Avviso consente a studi e aziende aderenti di scegliere corsi dal catalogo accreditato e richiedere un voucher che copre l’80% dei costi di partecipazione dei dipendenti. I corsi riguardano diverse aree di aggiornamento professionale e le domande vengono valutate in ordine cronologico fino a esaurimento fondi. L’incremento delle risorse risponde al forte aumento delle richieste registrato nei mesi di settembre e ottobre e si inserisce in un trend di crescita: nel 2025 il Fondo supererà i 9 milioni di euro destinati alla formazione, con un’espansione dei percorsi individuali.

Materiali di recupero: apertura dello sportello dal 1° dicembre 2025

18/11/2025 - Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha ricordato, con comunicato del 18 novembre 2025, l’agevolazione introdotta dal decreto 2 aprile 2024 n. 132: un credito d’imposta pari al 36% delle spese sostenute nel 2024 per l’acquisto di prodotti e imballaggi derivanti da materiali di recupero. Il beneficio è destinato alle imprese, fino a un massimo di 20.000 euro annui per ciascun soggetto e nel limite complessivo di 5 milioni di euro. Le istanze potranno essere presentate online dal 1° dicembre 2025 al 30 gennaio 2026 tramite la piattaforma Invitalia, con valutazione indipendente dall’ordine di arrivo. Sul sito del Ministero sono disponibili la documentazione necessaria e le informative sulla privacy. Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha ricordato, con comunicato del 18 novembre 2025, l’agevolazione introdotta dal decreto 2 aprile 2024 n. 132: un credito d’imposta pari al 36% delle spese sostenute nel 2024 per l’acquisto di prodotti e imballaggi derivanti da materiali di recupero. Il beneficio è destinato alle imprese, fino a un massimo di 20.000 euro annui per ciascun soggetto e nel limite complessivo di 5 milioni di euro. Le istanze potranno essere presentate online dal 1° dicembre 2025 al 30 gennaio 2026 tramite la piattaforma Invitalia, con valutazione indipendente dall’ordine di arrivo. Sul sito del Ministero sono disponibili la documentazione necessaria e le informative sulla privacy.

Responsabilità 231 e AI: i nuovi reati e gli impatti per le imprese

19/11/2025 - Con la <a target="_blank" title="legge n. 132/2025" href="https://www.ipsoa.it/documents/quotidiano/2025/09/26/ai-deleghe-previste-legge-quadro-pubblicata-gazzetta-ufficiale">legge n. 132/2025</a> il legislatore ha inserito sia nuove fattispecie di reato che aggravanti legati all’utilizzo dell’intelligenza artificiale. Esaminate tali norme quali sono le conseguenze sul Modello di organizzazione e gestione e controllo in un’ottica preventiva circa i reati presupposto ex <a target="_blank" class="rich-legge" title="D.Lgs. n 2312001" href="https://onefiscale.wolterskluwer.it/document/10LX0000146502SOMM">D.Lgs. n 231/2001</a>? Con la legge n. 132/2025 il legislatore ha inserito sia nuove fattispecie di reato che aggravanti legati all’utilizzo dell’intelligenza artificiale. Esaminate tali norme quali sono le conseguenze sul Modello di organizzazione e gestione e controllo in un’ottica preventiva circa i reati presupposto ex D.Lgs. n 231/2001?

Associazioni artigiane: apprezzamento sulla delega per la riforma della legge quadro e rilancio dei Confidi

18/11/2025 - CNA, Confartigianato e Casartigiani, in audizione alla Camera sul Ddl annuale per le PMI, hanno sottolineato l’urgenza di una rapida approvazione definitiva e dell’esercizio delle deleghe previste, in particolare per la riforma della legge quadro sull’artigianato e il rilancio dei Confidi. Le tre organizzazioni esprimono apprezzamento per l’adozione di un provvedimento annuale dedicato alle PMI, che rappresentano il 98% del sistema produttivo, e per l’inserimento della delega che mira a rimuovere vincoli ormai superati e a favorire maggiore flessibilità societaria. Positivo anche il giudizio sulle misure di tutela della denominazione “artigiana”, riservata alle imprese iscritte all’Albo. Le associazioni valutano favorevolmente i criteri per la valorizzazione dei Confidi, con revisione delle attività e ampliamento della compagine sociale. Infine, auspicano una collaborazione politica che consenta di concludere l’iter in tempi rapidi e dare piena attuazione alle deleghe. CNA, Confartigianato e Casartigiani, in audizione alla Camera sul Ddl annuale per le PMI, hanno sottolineato l’urgenza di una rapida approvazione definitiva e dell’esercizio delle deleghe previste, in particolare per la riforma della legge quadro sull’artigianato e il rilancio dei Confidi. Le tre organizzazioni esprimono apprezzamento per l’adozione di un provvedimento annuale dedicato alle PMI, che rappresentano il 98% del sistema produttivo, e per l’inserimento della delega che mira a rimuovere vincoli ormai superati e a favorire maggiore flessibilità societaria. Positivo anche il giudizio sulle misure di tutela della denominazione “artigiana”, riservata alle imprese iscritte all’Albo. Le associazioni valutano favorevolmente i criteri per la valorizzazione dei Confidi, con revisione delle attività e ampliamento della compagine sociale. Infine, auspicano una collaborazione politica che consenta di concludere l’iter in tempi rapidi e dare piena attuazione alle deleghe.

Mercati digitali: avviate indagini di mercato sui servizi di cloud computing

18/11/2025 - La Commissione Europea ha avviato tre indagini di mercato sui servizi di cloud computing nell’ambito della legge sui mercati digitali (DMA). Due indagini riguardano Amazon Web Services e Microsoft Azure, per valutare se debbano essere designati come gatekeeper, ossia piattaforme di accesso essenziali tra imprese e consumatori, pur non rispettando le soglie quantitative previste dalla normativa. La terza indagine esamina l’efficacia della DMA nel contrastare pratiche anticoncorrenziali nel settore cloud, come ostacoli all’interoperabilità, accesso limitato ai dati, servizi di aggregazione e clausole contrattuali squilibrate. Le verifiche su AWS e Azure dovranno concludersi entro 12 mesi; in caso di designazione, le aziende avranno sei mesi per adeguarsi agli obblighi della legge. L’indagine generale sul cloud si chiuderà entro 18 mesi con una relazione finale, che potrà proporre aggiornamenti della normativa tramite atto delegato. La Commissione Europea ha avviato tre indagini di mercato sui servizi di cloud computing nell’ambito della legge sui mercati digitali (DMA). Due indagini riguardano Amazon Web Services e Microsoft Azure, per valutare se debbano essere designati come gatekeeper, ossia piattaforme di accesso essenziali tra imprese e consumatori, pur non rispettando le soglie quantitative previste dalla normativa. La terza indagine esamina l’efficacia della DMA nel contrastare pratiche anticoncorrenziali nel settore cloud, come ostacoli all’interoperabilità, accesso limitato ai dati, servizi di aggregazione e clausole contrattuali squilibrate. Le verifiche su AWS e Azure dovranno concludersi entro 12 mesi; in caso di designazione, le aziende avranno sei mesi per adeguarsi agli obblighi della legge. L’indagine generale sul cloud si chiuderà entro 18 mesi con una relazione finale, che potrà proporre aggiornamenti della normativa tramite atto delegato.

Quotidiano Giuridico

Cookies pubblicitari: sono illegittimi senza consenso preventivo

19/11/2025 - Il CNIL francese sanziona SHEIN per avere utilizzato strumenti di tracciamento prima della visione del banner da parte dell'utente

Sanzioni disciplinari e social network: no all'intrusione nella vita privata

19/11/2025 - Il Garante Privacy sanziona Autostrade per l’Italia per aver utilizzato i dati personali di una dipendente per motivarne il licenziamento (Provvedimento n. 288/2025)

Vendita di opera d'arte e vizi occulti: la decisione del Tribunale di Milano

19/11/2025 - Respinte le domande di nullità, annullamento e risoluzione relative a una ceramica di Lucio Fontana, ritenuta consegnata in perfette condizioni (sentenza n. 6581/2025)

Speciali

Pace fiscale

Fonte: ipsoa.it

Reddito di cittadinanza

Fonte: ipsoa.it

Quota 100 e pensioni 2019

Fonte: ipsoa.it

Fattura elettronica

Fonte: ipsoa.it

Tariffe Inail 2019

Fonte: ipsoa.it

Auto: ecotassa e bonus 2019

Fonte: ipsoa.it

Fondo Garanzia PMI

Fonte: ipsoa.it

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