IPSOA Quotidiano
Certificazione del Tax control framework: proroga al 30 settembre 2026
24/11/2025 - Con il <a target="_blank" title="decreto correttivo della riforma fiscale" href="https://www.ipsoa.it/documents/quotidiano/2025/11/21/correttivo-irpef-ires-novita-testo-definitivo">decreto correttivo della riforma fiscale</a>, approvato definitivamente dal Consiglio dei Ministri del 20 novembre 2025, viene introdotta una disciplina transitoria per le istanze di ammissione al regime di <a target="_blank" title="adempimento collaborativo" href="https://www.ipsoa.it/speciali/cooperative-compliance-riforma-fiscale">adempimento collaborativo</a>, di cui al <a target="_blank" class="rich-legge" title="D.Lgs. n. 1282015" href="https://onefiscale.wolterskluwer.it/document/10LX0000817602SOMM">D.Lgs. n. 128/2015</a>, presentate nei periodi di imposta 2024 e 2025. Nello specifico, per le domande di adesione al regime di cooperative compliance presentate in tali periodi di imposta, l’Agenzia delle Entrate, al sussistere degli altri requisiti soggettivi e oggettivi previsti dalla normativa vigente, procede all’ammissione dei contribuenti al regime anche in assenza della certificazione. La certificazione, in questi casi, dovrà in ogni caso essere prodotta entro e non oltre il termine del 30 settembre 2026. Con il decreto correttivo della riforma fiscale, approvato definitivamente dal Consiglio dei Ministri del 20 novembre 2025, viene introdotta una disciplina transitoria per le istanze di ammissione al regime di adempimento collaborativo, di cui al D.Lgs. n. 128/2015, presentate nei periodi di imposta 2024 e 2025. Nello specifico, per le domande di adesione al regime di cooperative compliance presentate in tali periodi di imposta, l’Agenzia delle Entrate, al sussistere degli altri requisiti soggettivi e oggettivi previsti dalla normativa vigente, procede all’ammissione dei contribuenti al regime anche in assenza della certificazione. La certificazione, in questi casi, dovrà in ogni caso essere prodotta entro e non oltre il termine del 30 settembre 2026.
Abrogata la rettifica della detrazione IVA per cambio di regime
24/11/2025 - Il <a target="_blank" title="decreto attuativo della delega fiscale in materia di Terzo settore, IVA e crisi, approvato dal Consiglio dei Ministri del 20 novembre 2025" href="https://www.ipsoa.it/documents/quotidiano/2025/11/21/terzo-settore-crisi-impresa-sport-proroga-2036-agevolazioni-iva">decreto attuativo della delega fiscale in materia di Terzo settore, IVA e crisi, approvato dal Consiglio dei Ministri del 20 novembre 2025</a>, abroga la rettifica della detrazione IVA per “cambio di regime”, di fatto introducendo in via anticipata la previsione del Testo Unico IVA. I contribuenti che hanno acquistato beni strumentali e sono entrati o usciti dal regime forfetario non dovranno più effettuare la rettifica della detrazione per cambio di regime. Gli effetti possono essere favorevoli o sfavorevoli a seconda dei casi. Il decreto attuativo della delega fiscale in materia di Terzo settore, IVA e crisi, approvato dal Consiglio dei Ministri del 20 novembre 2025, abroga la rettifica della detrazione IVA per “cambio di regime”, di fatto introducendo in via anticipata la previsione del Testo Unico IVA. I contribuenti che hanno acquistato beni strumentali e sono entrati o usciti dal regime forfetario non dovranno più effettuare la rettifica della detrazione per cambio di regime. Gli effetti possono essere favorevoli o sfavorevoli a seconda dei casi.
Acconto imposte di novembre: le regole per chi ha aderito al CPB
24/11/2025 - Per chi ha aderito al concordato preventivo biennale sono previste particolari modalità per determinare gli <a target="_blank" title="acconti delle imposte da versare entro il 1° dicembre 2025" href="https://www.ipsoa.it/documents/quotidiano/2025/11/15/acconto-imposte-novembre-regole-calcolo-versamento">acconti delle imposte da versare entro il 1° dicembre 2025</a>. In particolare, mentre per gli anni in cui vige il regime concordatario le regole sono quelle previste per tutti gli altri contribuenti, con la sola accortezza di prendere a base del calcolo il reddito concordato, per il primo anno di adesione c’è l’obbligo di applicare una maggiorazione se si sceglie il metodo di calcolo storico. Per chi ha aderito al concordato preventivo biennale sono previste particolari modalità per determinare gli acconti delle imposte da versare entro il 1° dicembre 2025. In particolare, mentre per gli anni in cui vige il regime concordatario le regole sono quelle previste per tutti gli altri contribuenti, con la sola accortezza di prendere a base del calcolo il reddito concordato, per il primo anno di adesione c’è l’obbligo di applicare una maggiorazione se si sceglie il metodo di calcolo storico.
Premi di risultato 2026-2027: detassazione con regole e limiti da rispettare
24/11/2025 - La legge di Bilancio 2026 introduce una nuova agevolazione fiscale sui premi di risultato, mediante la riduzione dell’imposta sostitutiva IRPEF all’1% per il biennio 2026-2027. L’accesso al beneficio, però, non è automatico, richiede il rispetto dei requisiti previsti dalla legge n. 208/2015, incluso il premio previsto nel contratto collettivo e la misurabilità degli incrementi di produttività. Previsto, inoltre, il rispetto di limiti reddituali. Quali? La legge di Bilancio 2026 introduce una nuova agevolazione fiscale sui premi di risultato, mediante la riduzione dell’imposta sostitutiva IRPEF all’1% per il biennio 2026-2027. L’accesso al beneficio, però, non è automatico, richiede il rispetto dei requisiti previsti dalla legge n. 208/2015, incluso il premio previsto nel contratto collettivo e la misurabilità degli incrementi di produttività. Previsto, inoltre, il rispetto di limiti reddituali. Quali?
Riduzione contributiva edile confermata per il 2025
24/11/2025 - La circolare INPS n. 145 del 2025 conferma l’applicazione per l’anno 2025 della riduzione contributiva prevista dall’<a target="_blank" class="rich-legge" title="articolo 29" href="https://onelavoro.wolterskluwer.it/document/10LX0000103171ART34">articolo 29</a> del <a target="_blank" class="rich-legge" title="D.L. 2441995" href="https://onelavoro.wolterskluwer.it/document/10LX0000103171SOMM">D.L. 244/1995</a> a favore delle imprese edili. Nel documento di prassi l’Istituto riepiloga il quadro normativo e fornisce le modalità operative per l’accesso all’agevolazione e per la corretta compilazione del flusso Uniemens. La circolare INPS n. 145 del 2025 conferma l’applicazione per l’anno 2025 della riduzione contributiva prevista dall’articolo 29 del D.L. 244/1995 a favore delle imprese edili. Nel documento di prassi l’Istituto riepiloga il quadro normativo e fornisce le modalità operative per l’accesso all’agevolazione e per la corretta compilazione del flusso Uniemens.
Assunzioni per il periodo festivo: cosa conviene di più
24/11/2025 - Arrivano le festività e tante attività hanno bisogno di incrementare l’impiego di manodopera ma solo per brevi periodi ben precisi. In questo caso ci sono vari istituti normativi e tipologie di contratto che possono essere impiegati per soddisfare l’esigenza datoriale. Occorre quindi verificare, numeri alla mano, quale opzione è più conveniente, in termini di riduzione del costo del lavoro, e quali sono i requisiti e le modalità corrette per procedere. Arrivano le festività e tante attività hanno bisogno di incrementare l’impiego di manodopera ma solo per brevi periodi ben precisi. In questo caso ci sono vari istituti normativi e tipologie di contratto che possono essere impiegati per soddisfare l’esigenza datoriale. Occorre quindi verificare, numeri alla mano, quale opzione è più conveniente, in termini di riduzione del costo del lavoro, e quali sono i requisiti e le modalità corrette per procedere.
PMI: necessario un set di regole contabili semplificato
20/11/2025 - L’Organismo Italiano di Contabilità (OIC) ha presentato, con un comunicato stampa, gli esiti del convegno “OIC verso la semplificazione: principi contabili e di sostenibilità adeguati alle esigenze delle piccole e medie imprese”. L’iniziativa ha evidenziato la necessità di regole contabili più proporzionate alle esigenze delle PMI, che rappresentano oltre il 96% delle società di capitale italiane (99% considerando i limiti della direttiva europea). Una survey condotta dall’OIC ha mostrato che l’80% delle imprese non quotate di minori dimensioni considera utile un unico principio contabile dedicato. Il modello è già adottato in diversi Paesi europei e mira a distinguere tra informazioni realmente utili e obblighi formali. L’iniziativa si colloca nel quadro delle recenti riforme nazionali e della raccomandazione UE 2025 sugli standard di sostenibilità volontari per le PMI, con l’obiettivo di ridurre gli oneri amministrativi e favorire la quotazione delle imprese di minori dimensioni. L’Organismo Italiano di Contabilità (OIC) ha presentato, con un comunicato stampa, gli esiti del convegno “OIC verso la semplificazione: principi contabili e di sostenibilità adeguati alle esigenze delle piccole e medie imprese”. L’iniziativa ha evidenziato la necessità di regole contabili più proporzionate alle esigenze delle PMI, che rappresentano oltre il 96% delle società di capitale italiane (99% considerando i limiti della direttiva europea). Una survey condotta dall’OIC ha mostrato che l’80% delle imprese non quotate di minori dimensioni considera utile un unico principio contabile dedicato. Il modello è già adottato in diversi Paesi europei e mira a distinguere tra informazioni realmente utili e obblighi formali. L’iniziativa si colloca nel quadro delle recenti riforme nazionali e della raccomandazione UE 2025 sugli standard di sostenibilità volontari per le PMI, con l’obiettivo di ridurre gli oneri amministrativi e favorire la quotazione delle imprese di minori dimensioni.
PMI: l'OIC pubblica il Feedback Statement sul progetto delle semplificazioni
19/11/2025 - L’Organismo Italiano di Contabilità ha pubblicato il Feedback Statement in tema di semplificazioni contabili per le piccole imprese. Il documento, in sintesi, riepiloga le risultanze della consultazione avviata nel 2024 evidenziando un diffuso consenso sull’esigenza di prevedere delle regole contabili semplificate per le piccole e micro imprese. Altro aspetto importante di tale documento è la comparazione con quanto svolto in materia di regole contabili per le PMI dai principali paesi Europei. A corredo di tale lavoro di analisi, vengono individuate delle possibili linee di intervento dell’OIC. L’Organismo Italiano di Contabilità ha pubblicato il Feedback Statement in tema di semplificazioni contabili per le piccole imprese. Il documento, in sintesi, riepiloga le risultanze della consultazione avviata nel 2024 evidenziando un diffuso consenso sull’esigenza di prevedere delle regole contabili semplificate per le piccole e micro imprese. Altro aspetto importante di tale documento è la comparazione con quanto svolto in materia di regole contabili per le PMI dai principali paesi Europei. A corredo di tale lavoro di analisi, vengono individuate delle possibili linee di intervento dell’OIC.
Revisori EELL e bilancio di previsione 2026-2028: lo schema di parere
17/11/2025 - Il CNDCEC, in collaborazione con ANCREL, ha messo a disposizione dei revisori degli enti locali lo schema di “<a target="_blank" title="Parere dell'organo di revisione sulla proposta di bilancio di previsione 2026-2028" href="https://www.ipsoa.it/documents/quotidiano/2025/11/05/revisori-el-pubblicato-parere-proposta-bilancio-previsione-2026-2028">Parere dell'organo di revisione sulla proposta di bilancio di previsione 2026-2028</a>". Il documento, aggiornato alle novità contenute nel Ddl di Bilancio 2026, rappresenta uno strumento a supporto dell’organo di revisione per la formulazione del parere: fornisce infatti i riferimenti normativi, le indicazioni di prassi e le avvertenze per un’azione di controllo del revisore completa ed efficace e, alla luce del ruolo specifico che la norma gli attribuisce, particolarmente attenta nel presidiare il permanere degli equilibri e l’evoluzione della gestione delle entrate e delle spese. Il CNDCEC, in collaborazione con ANCREL, ha messo a disposizione dei revisori degli enti locali lo schema di “Parere dell'organo di revisione sulla proposta di bilancio di previsione 2026-2028". Il documento, aggiornato alle novità contenute nel Ddl di Bilancio 2026, rappresenta uno strumento a supporto dell’organo di revisione per la formulazione del parere: fornisce infatti i riferimenti normativi, le indicazioni di prassi e le avvertenze per un’azione di controllo del revisore completa ed efficace e, alla luce del ruolo specifico che la norma gli attribuisce, particolarmente attenta nel presidiare il permanere degli equilibri e l’evoluzione della gestione delle entrate e delle spese.
Disegni+ 2025: quanto conviene alle PMI
24/11/2025 - Il 18 dicembre 2025 apre il bando Disegni+ 2025. L’intervento, rivolto alle micro, piccole e medie imprese, mette a disposizione contributi per l’acquisizione di servizi specialistici esterni per la messa in produzione e/o la commercializzazione di prodotti correlati a un disegno/modello singolo o multiplo registrato a decorrere dal 1° gennaio 2023. La nuova edizione del bando, rispetto alla precedente, presenta novità per quanto riguarda i servizi specialistici ammissibili e i massimali di contributo di alcuni servizi. Lo sportello per la presentazione delle domande resterà aperto fino ad esaurimento delle risorse finanziarie disponibili, pari a 10 milioni di euro. Quanto si risparmia? Il 18 dicembre 2025 apre il bando Disegni+ 2025. L’intervento, rivolto alle micro, piccole e medie imprese, mette a disposizione contributi per l’acquisizione di servizi specialistici esterni per la messa in produzione e/o la commercializzazione di prodotti correlati a un disegno/modello singolo o multiplo registrato a decorrere dal 1° gennaio 2023. La nuova edizione del bando, rispetto alla precedente, presenta novità per quanto riguarda i servizi specialistici ammissibili e i massimali di contributo di alcuni servizi. Lo sportello per la presentazione delle domande resterà aperto fino ad esaurimento delle risorse finanziarie disponibili, pari a 10 milioni di euro. Quanto si risparmia?
Nuove imprese a tasso zero: al via la nuova piattaforma Invitalia
24/11/2025 - Gli incentivi “On-Oltre nuove imprese a tasso zero” debuttano nella nuova piattaforma Invitalia, resa disponibile on-line dopo il prossimo 11 dicembre 2025. Le nuove imprese a partecipazione giovanile o femminile che vogliono accedere all’agevolazione potranno presentare le istanze di richiesta e l’altra documentazione prima che arrivi il periodo di sospensione temporaneo predisposto da Invitalia. Uno stand-by che va dal prossimo 26 novembre 2025 sino all’11 dicembre 2025. Gli interessati potranno visualizzare in ogni caso le domande presentate o in compilazione con la vecchia procedura, dopo l’11 dicembre direttamente dalla nuova piattaforma Invitalia. Gli incentivi “On-Oltre nuove imprese a tasso zero” debuttano nella nuova piattaforma Invitalia, resa disponibile on-line dopo il prossimo 11 dicembre 2025. Le nuove imprese a partecipazione giovanile o femminile che vogliono accedere all’agevolazione potranno presentare le istanze di richiesta e l’altra documentazione prima che arrivi il periodo di sospensione temporaneo predisposto da Invitalia. Uno stand-by che va dal prossimo 26 novembre 2025 sino all’11 dicembre 2025. Gli interessati potranno visualizzare in ogni caso le domande presentate o in compilazione con la vecchia procedura, dopo l’11 dicembre direttamente dalla nuova piattaforma Invitalia.
Transizione 5.0: domande entro il 27 novembre 2025
22/11/2025 - Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 271 del 21 novembre 2025 il decreto legge 21 novembre 2025, n. 175 recante misure urgenti in materia di Piano Transizione 5.0 e di produzione di energia da fonti rinnovabili. Il decreto dispone tra l’altro, che le imprese che intendono accedere al credito d’imposta previsto dall’<a target="_blank" class="rich-legge" title="articolo 38" href="https://onefiscale.wolterskluwer.it/document/10LX0000959021ART86">articolo 38</a> del <a target="_blank" class="rich-legge" title="decreto-legge 192024" href="https://onefiscale.wolterskluwer.it/document/10LX0000959021SOMM">decreto-legge 19/2024</a> hanno tempo fino al 27 novembre 2025 per presentare la comunicazione necessaria. Quelle che inviano la domanda tra il 7 e il 27 novembre, entro le ore 18, se commettono errori o presentano documentazione incompleta, possono integrare i dati su richiesta del GSE, ma sempre entro il termine indicato e comunque non oltre il 6 dicembre 2025. Il decreto entra in vigore dal 22 novembre 2025. Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 271 del 21 novembre 2025 il decreto legge 21 novembre 2025, n. 175 recante misure urgenti in materia di Piano Transizione 5.0 e di produzione di energia da fonti rinnovabili. Il decreto dispone tra l’altro, che le imprese che intendono accedere al credito d’imposta previsto dall’articolo 38 del decreto-legge 19/2024 hanno tempo fino al 27 novembre 2025 per presentare la comunicazione necessaria. Quelle che inviano la domanda tra il 7 e il 27 novembre, entro le ore 18, se commettono errori o presentano documentazione incompleta, possono integrare i dati su richiesta del GSE, ma sempre entro il termine indicato e comunque non oltre il 6 dicembre 2025. Il decreto entra in vigore dal 22 novembre 2025.
Regolazione della crisi d'impresa: i documenti del debitore da depositare
22/11/2025 - Il debitore che richiede l’accesso a uno strumento di regolazione della crisi e dell’insolvenza o a una procedura di insolvenza, qualunque sia la procedura scelta, deve espletare alcuni adempimenti. In particolare, il deposito dei documenti contabili e una relazione riepilogativa degli atti di straordinaria amministrazione compiuti nei cinque anni precedenti. Di quali documenti e atti si tratta nel dettaglio? Il debitore che richiede l’accesso a uno strumento di regolazione della crisi e dell’insolvenza o a una procedura di insolvenza, qualunque sia la procedura scelta, deve espletare alcuni adempimenti. In particolare, il deposito dei documenti contabili e una relazione riepilogativa degli atti di straordinaria amministrazione compiuti nei cinque anni precedenti. Di quali documenti e atti si tratta nel dettaglio?
Direttive UE: l'Italia riceve due nuove lettere di costituzione in mora
21/11/2025 - La Commissione Europea ha deciso di avviare procedure di infrazione inviando lettere di costituzione in mora a Belgio, Bulgaria, Danimarca, Germania, Estonia, Irlanda, Grecia, Spagna, Francia, Croazia, Italia, Cipro, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Ungheria, Malta, Paesi Bassi, Austria, Polonia, Portogallo, Romania, Slovenia, Slovacchia, Finlandia e Svezia per non aver comunicato il recepimento completo della direttiva rifusa sull’efficienza energetica (UE) 2023/1791. Inoltre ha deciso di avviare procedure di infrazione inviando lettere di costituzione in mora a Belgio, Bulgaria, Germania, Estonia, Grecia, Spagna, Francia, Italia, Lituania, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo e Romania per non aver recepito integralmente la <a target="_blank" class="rich-legge" title="direttiva (UE) 2024790" href="https://onefiscale.wolterskluwer.it/document/10LX0000959359SOMM">direttiva (UE) 2024/790</a>. Gli Stati hanno ora due mesi per conformarsi, altrimenti la Commissione potrà emettere pareri motivati. La Commissione Europea ha deciso di avviare procedure di infrazione inviando lettere di costituzione in mora a Belgio, Bulgaria, Danimarca, Germania, Estonia, Irlanda, Grecia, Spagna, Francia, Croazia, Italia, Cipro, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Ungheria, Malta, Paesi Bassi, Austria, Polonia, Portogallo, Romania, Slovenia, Slovacchia, Finlandia e Svezia per non aver comunicato il recepimento completo della direttiva rifusa sull’efficienza energetica (UE) 2023/1791. Inoltre ha deciso di avviare procedure di infrazione inviando lettere di costituzione in mora a Belgio, Bulgaria, Germania, Estonia, Grecia, Spagna, Francia, Italia, Lituania, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo e Romania per non aver recepito integralmente la direttiva (UE) 2024/790. Gli Stati hanno ora due mesi per conformarsi, altrimenti la Commissione potrà emettere pareri motivati.
Al via l'indicazione geografica per i prodotti artigianali e industriali
21/11/2025 - Primio via libera alla tutela delle indicazioni geografiche per i prodotti artigianali e industriali. Il Consiglio dei ministri del 20 novembre 2025 ha approvato in via preliminare lo schema del decreto legislativo di adeguamento della normativa italiana alle disposizioni del regolamento (UE) 2411/2023. In vista del traguardo l’avvio dello scudo per prodotti artigianali e industriali quali pietre naturali, oggetti in legno, gioielli, tessuti, pizzi, posate, vetro, porcellana nonché cuoi e pelli e così via. Le tutele si estendono contro chi usurpa le denominazioni su Internet. Primio via libera alla tutela delle indicazioni geografiche per i prodotti artigianali e industriali. Il Consiglio dei ministri del 20 novembre 2025 ha approvato in via preliminare lo schema del decreto legislativo di adeguamento della normativa italiana alle disposizioni del regolamento (UE) 2411/2023. In vista del traguardo l’avvio dello scudo per prodotti artigianali e industriali quali pietre naturali, oggetti in legno, gioielli, tessuti, pizzi, posate, vetro, porcellana nonché cuoi e pelli e così via. Le tutele si estendono contro chi usurpa le denominazioni su Internet.
Quotidiano Giuridico
Falsità commessa dal privato: l'autocertificazione Covid è ''atto pubblico''
24/11/2025 - Le dichiarazioni rilasciate ai sensi dell'art. 47 del DPR n. 445/2000 sono da considerare come rese a un pubblico ufficiale (Cassazione n. 36912/2025)
Permesso per attesa occupazione allo straniero che non viene assunto dopo il decreto flussi
24/11/2025 - La sentenza n. 7323/2025 del TAR Campania-Napoli apre uno spiraglio a tutela di chi ha lasciato il proprio Paese confidando in un inserimento lavorativo che senza propria colpa viene a sfumare dopo l'arrivo in Italia
LinkedIn e l'addestramento dell'IA generativa
24/11/2025 - Tra legittimo interesse e ruolo del Garante per la protezione dei dati personali
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GDPR: come gestire gli adempimenti
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